L’associazione

Libera creatività espressiva

La riscoperta di un grande artista

 “L’immaginazione è la prima fonte della felicità umana”

 “Ogni grande opera d’arte ha due facce, una per il proprio tempo e una per il futuro, per l’eternità

 

Premessa

 Libertà di pensiero e talento. Creatività e lungimiranza politica. Sensibilità e passione. Cultura e impegno civico. Democrazia, indipendenza e libertà, sia di pensiero che artistica.

Sono questi i motivi che meglio descrivono la complessa personalità di Paolo Pace. Un uomo, vero intellettuale, che ha attraversato da protagonista la storia della Città di Tolentino a metà del ‘900 e che ha segnato, con le sue opere anche la storia dell’arte italiana. Infatti Paolo Pace ha lasciato un segno indelebile, personalissimo, sia nell’arte che nella politica. Anticipatore di alcuni tratti stilistici, è stato un originale incisore e pittore. Contemporaneamente ha saputo alternare alla sua arte, l’impegno di uomo politico.

 

Per questi motivi un gruppo di appassionati dell’arte e del pensiero di Paolo Pace hanno ritenuto importante fondare un sodalizio che potesse farsi promotore di importanti iniziative volte alla riscoperta della sua figura, innanzitutto attraverso la sua produzione artistica e poi mediante lo studio del suo pensiero ed agire politico. 

Infatti L’Associazione “Paolo Pace”, come recita lo statuto, è apolitica e non ha scopo di lucro e si propone l’esclusivo perseguimento di finalità culturali per lo studio, la riscoperta, la promozione e la diffusione, sia sul territorio marchigiano che nazionale, dell’opera, del pensiero dell’artista Paolo Pace. Non meno importante la finalità connessa alla costruzione di parallelismi e confronti con altri artisti marchigiani ed italiani. Altresì la costituenda Associazione ha tra i propri scopi l’organizzazione di eventi, manifestazioni, iniziative e giornate di studio volte alla promozione culturale e turistica del territorio dove Polo Pace ha operato e vissuto.

  

Valorizzare un artista marchigiano

 

Il progetto, elaborato dall’associazione “Paolo Pace” si propone l’esclusivo perseguimento di finalità culturali e turistico-culturali, da attuarsi nel settore della storia, dello studio e della promozione dell’arte, del territorio, del patrimonio artistico culturale ed in particolare di tutte le questioni inerenti la figura di Paolo Pace come uomo e come artista.

 

Il progetto, nel suo più ampio significato prevede:

manifestazioni culturali (ad esempio: convegni, conferenze, dibattiti, seminari, mostre, concorsi ed extempore di pittura);

corsi di formazione (ad esempio: corsi di aggiornamento/perfezionamento teorico/pratici per insegnanti ed allievi di ogni scuola di ogni ordine e grado sulle tecniche pittoriche, sul restauro della carta ed in particolare sull’incisione);

attività editoriale (ad esempio: pubblicazione di atti di convegni, di seminari, nonché degli studi e delle ricerche compiute, di cataloghi e monografie d’arte connesse alle attività espositive, anche mediante l’ausilio di supporti informatici e multimediali).

 

Valorizzare la figura di Paolo Pace primo Sindaco di Tolentino

 

Primo Sindaco di Tolentino, in carica sino al 1951, eletto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e prima ancora ispiratore di quella lotta di Liberazione che ha suscitato i più alti principi istituzionali e costituzionali, Paolo Pace ha guidato con concretezza la rinascita di Tolentino e forse dell’intero territorio maceratese, lasciandoci un esempio altissimo di amministratore illuminato e pronto a confrontarsi con quelle che sono state le sfide della ricostruzione post-bellica.

L’Associazione intende promuovere uno studio approfondito sia attraverso i documenti storici che mediante l’analisi degli atti amministrativi intrapresi alla guida dell’Amministrazione comunale di Tolentino, senza tralasciare una indagine che consenta di apprezzare il suo diretto coinvolgimento, quale capo partigiano, del periodo della lotta di Liberazione.

 

Valorizzare il territorio attraverso la riscoperta dell’opera e dei paesaggi dipinti, tipici del maceratese

 

Ma il genio di Paolo Pace, come più volte dichiarato da eminenti storici e critici d’arte, traspare in maniera chiara nelle sue opere. Ci ha trasmesso un grande patrimonio di dipinti ed incisioni che ci raccontano la sua personalità d’artista e di uomo.

Con grande attenzione è stato un raccoglitore del nostro patrimonio paesaggistico: le fabbriche dell’interland milanese, le campagne marchigiane, gli alberi, i fiori, ci raccontano di un mondo, oramai scomparso, ma sempre vicino al nostro modo di essere, alle nostre radici.

Pace ha saputo interpretare e descrivere, in ogni sua incisione o acquaforte, con rara maestria e grande tecnica, trasmettendoci emozioni reali, il paesaggio che ci circonda e fatto da tanti particolari. Ha saputo raffigurare le cose più semplici del nostro vivere quotidiano, come un vaso di fiori o più semplicemente è riuscito a fissare, come in una istantanea, un mirabile paesaggio che ancora oggi ci parla delle sue esperienze milanesi e romane.

 

Valorizzazione delle opere su carta disponibilità a mettere a disposizione opere danneggiate dal tempo per laboratori aperti

 

Noi tutti possiamo immaginare Paolo Pace, come una sorta di Maestro Artigiano, intento ad armeggiare con torchio, lastre e bulino o intento a preparare colori, pennelli e tele su cui fissare le sue impressioni ed i suoi pensieri di uomo e di artista.

Ci appare allora un mondo ormai lontano dalle moderne tecniche pittoriche che l’Associazione Paolo Pace vorrebbe tramandare attraverso la creazione di appositi laboratori volti al restauro delle carte e comunque delle opere su carta, danneggiate dal tempo o dall’incuria. Tutto ciò con molteplici finalità. Prima su tutto il recupero di stampe altrimenti inutilizzabili. E poi la creazione di specifiche figure professionali, in parte anche ricercate dal mercato del lavoro, che potrebbero frequentare specifici corsi di formazione e aggiornamenti di restauro, andando ad occupare una piccola nicchia di mercato, certamente interessante, sia per offerta che per redditività. Infine da non tralasciare la collaborazione con le istituzioni scolastiche per lo studio delle diverse tecniche di incisione.

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